Visualizzazione di 1-12 di 15 risultati

Un silenzio a due voci

13,00

La silloge di Nadia Lisanti “Un silenzio a due voci” si presenta in una forma originale sia nei contenuti che nel dettato. Non parlo di stile, perché quello è impulso biologico inconscio e non dipende dalla volontà dell’autore. Nei versi, o nei interni all’ipermetro, è spesso sospesa un’atmosfera tra il lirico e il filosofico, e l’intreccio dell’ipometro con la tessitura lunga crea sincopati di forte resa musicale, o lacerti di racconto che portano con sé polemiche, pensieri che potrebbero assurgere a saggezza di proverbio, coinvolgimenti emotivi a cui non si resta indifferenti.


Le parole della quarantena

15,00

L’epidemia sta all’origine della nostra tradizione letteraria con le sue radici affondate nel mito, per il duplice significato di “diffusione rapida di una malattia” e, presso gli antichi Greci, di “apparizione di una persona, soprattutto di una divinità”, perché nella mentalità del mondo greco il diffondersi di una malattia era il segno della manifestazione contrariata di un dio, di solito Apollo, nei confronti degli uomini.

[…]
Noi, ormai troppo fiduciosi nella scienza, pensavamo che tutto questo appartenesse solo al passato, come testimonianza di quel dolore insito nella Storia da cui ci illudevamo, più o meno inconsciamente, di essere fuori. Credevamo di avere consapevolezza di eventi di questo tipo solo attraverso la letteratura che riportava quanto avvenuto in tempi ormai lontani o creava situazioni immaginarie, cariche di valenze metaforiche, queste sì per indurci a riflettere sul male che insidia l’esistenza umana, di fronte a cui, ormai lo sappiamo bene, non c’è altro “rimedio” che l’accettazione del nostro limite e il reciproco aiuto.


Noi, italiani neri – storie di ordinario razzismo

14,00

Rappresentiamo il Mediterraneo… Rimuginai a lungo su quella frase. Duemila anni di storia e di mescolanze, migrazioni e integrazioni, di conquiste violente e dominazioni secolari, quanto avevano imbastardito i ceppi etnici? Cosa rendeva “italiano” un nativo dell’Italia? La lingua? Chiunque può impararla bene dopo qualche anno. La religione? E gli italiani doc che si convertono all’islam non sono più italiani? Le usanze alimentari? Ma anche una ragazza dai tratti maghrebini nata qui può amare al massimo gli spaghetti e la pizza. E allora? Come si misura l’appartenenza? Con quanto si ama quel Paese?


Il deserto non ha cielo – Diario di una migrazione

14,00

Diario di una migrazione dal Gambia all’Italia di un giovane uomo in cerca di sé e della libertà. La testimonianza diretta di un fenomeno che tutti dovremmo conoscere senza pregiudizi, complessi e distorsioni. Un viaggio attraverso il sogno di una nuova vita, l’orrore delle violenze indicibili tra una frontiera e l’altra, la solidarietà di chi condivide lo stesso destino. Un racconto drammatico e vivace che non manca di ironia e vette poetiche.


Léopold Sédar Senghor- il cantore della Negritudine

15,00

LÉOPOLD SÉDAR SENGHOR
(Joal, 9/10/ 1906 – Verson, 20/12/2001)
“La vera cultura è mettere radici e sradicarsi. Mettere radici nel più profondo della terra natia. Nella sua eredità spirituale. Ma è anche sradicarsi e cioè aprirsi alla pioggia e al sole, ai fecondi apporti delle civiltà straniere…”

JOAL
Joal!/Mi ricordo.
Mi ricordo le signare all’ombra verde delle verande /Le signare dagli occhi surreali come un chiaro di luna sul greto del fiume.
Mi ricordo i fasti dell’Occaso /Dove Koumba N’dofène voleva far tagliare il suo manto regale.
Mi ricordo i banchetti funebri fumanti del sangue delle greggi sgozzate /Del chiasso delle querelle, delle rapsodie dei griot.


Opus incertum

14,00

Il titolo di questa raccolta poetica, Opus incertum, che l’autrice Patrizia Martini spiega nella sua premessa, è metafora della realtà di questo testo e della sua finalità. Infatti le liriche nascono da elementi casuali della vita, da quello che nella vita si incontra, ci succede, si vede e si pensa, ma tutto si tiene insieme con qualcosa di non ben definibile (a differenza della malta che unisce i conci dell’opus incertum), ma di ugualmente efficace che è la nostra fiducia nei confronti della vita stessa, per cui tra le gioie e i dolori, tra gli alti e bassi delle ansie e delle speranze la portiamo avanti, “costruendola” con forza e determinazione.


Riflessioni e fantasie

8,00

Nei giorni difficili della quarantena tutti ci siamo soffermati a riflettere sulla situazione particolare che stavamo vivendo, tra ansie, timori e speranze. Abbiamo ricordato momenti felici del passato per dare conforto al nostro cuore, abbiamo richiamato alla memoria luoghi visitati con piacere o abbiamo proiettato la nostra mente in posti in cui vorremmo andare, per rasserenare con l’immaginazione i nostri occhi e il nostro spirito. Abbiamo sognato, sperando che i nostri desideri potessero ancora avverarsi… Abbiamo pensato a chi non era più con noi e abbiamo sofferto per chi in quei giorni ci ha lasciato, abbiamo pianto e abbiamo amato…


Non è scuola Ma… – La didattica a distanza oltre l’emergenza

16,00

La didattica a distanza qualcosa che tutti abbiamo  dovuto conoscere e imparare a usare nella scorsa, terribile primavera. Ma serve? Ha senso? É un modo alternativo di fare scuola?
Questo libro parte dalla considerazione che la didattica a distanza NON è scuola, ma uno strumento per rafforzare la relazione educativa che può nascere solo in presenza.


Johnny guitar – Like the one they call

16,00

Di chi è il canto che arriva dal mare, e quali misteri nasconde? Il quieto ritiro dell’ex detective Olmo Scirlocchi è inaspettatamente sconvolto dalla comparsa sul suo cammino di un cadavere, di una avvenente corteggiatrice, di un amore dal passato, di un giovane venditore ambulante che sfida ogni schema di pregiudizio.


Antologia Poetica Prima Edizione del Premio Internazionale di Poesia KANAGA Ed.2020

15,00

Questo volume si compone dei testi premiati, e di quelli ritenuti meritevoli di pubblicazione, al concorso per inediti bandito nel 2020 dalla Casa Editrice Kanaga al fine di promuovere e valorizzare la creatività poetica in modo libero perquanto riguarda le scelte tematiche e le forme espressive.Ne è nata una raccolta che ancora una volta testimonia e conferma l’ampia ricchezza di contenuti ispiratori cui la poesia sa dar voce e la varietà di forme espressive rispondenti alla sensibilità individuale che nella poesia cerca soddisfazione e comunicazione delle proprie emozioni.


In compagnia del pensiero – Jean-Jacques Rousseau in quarantena a Genova

14,00

Era una solitudine diversa da quella che tante volte aveva ricercato e che sempre più avrà cara negli anni successivi: non c’era, nel lazzaretto, la gioia della natura, non c’erano discrete presenze nelle quali apprezzare l’umanità. Tutto si presentava piuttosto come un’assenza, un continuo rinvio, un vuoto che imponeva di essere riempito dal solo pensiero.

La sosta che J.J. Rousseau dovette fare a Genova in quarantena per rischio di peste nel 1743, durante il viaggio in direzione di Venezia per la breve parentesi diplomatica della sua “carriera”, è un inatteso buco nero nella pur documentatissima biografia del pensatore ginevrino.


A voce alta – La libertà di espressione nel mondo – la tutela negata

15,00

Questo libro raccoglie saggi di grande interesse che raccontano le continue violazioni dei diritti umani che attraversano il mondo dall’America latina all’Afghanistan fino ai limiti imposti alla libertà di stampa, anche nel nostro Paese. Diritti umani e interessi economici e geopolitici non vanno d’accordo.